Ascensori, congelate le verifiche.
A neanche un anno di distanza dalla promulgazione del decreto ministeriale n. 108 del 23 luglio 2009, il Tar si pronuncia con una sentenza negativa in merito.
Più precisamente, con la sentenza n. 5413 del 01 aprile 2010, il Tribunale amministrativo del Lazio accoglie il ricorso di Confedilizia per <l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del decreto 23 luglio 2009 del Ministro delle attività produttive, avente ad oggetto “Miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici anteriori alla direttiva 95/16/CE”, nonché di ogni atto antecedente e presupposto, esecutivo, attuativo, conseguenziale e comunque connesso>.
Tutto ciò in considerazione del fatto che, questo decreto, non porta ad un’analisi più approfondita della manutenzione degli ascensori, bensì impone adeguamenti obbligatori, in virtù della norma UNI EN 81-80, anche a quegli impianti che abbiano una loro validità effettiva pur essendo stati costruiti in tempi precedenti alla norma in oggetto.
La sentenza fa poi presente che non solo questo decreto non corrisponde a soddisfare esigenze di sicurezza che non sono effettivamente necessarie, ma palesa che il governo stesso, nel momento dell’emanazione del decreto, ha parlato di crisi dell’edilizia e, quindi, di strategie per creare nuove formule occupazionali e rilanciare un settore che ha risentito enormemente del buio periodo economico.
Ora si attende la risposta del Consiglio di Stato, visto che il Ministro Scajola ha già manifestato chiara intenzione di procedere al ricorso.
Ai condomini non resta altro da fare che aspettare, nel caso non abbiano ancora provveduto alla domanda di verifica; oppure indire un’altra assemblea per il congelamento della delibera qualora fosse già stata fatta la verifica e si fossero deliberati lavori in merito.
Arch. Lorenza Gaggero